Abete rosso

Ultima modifica 22 aprile 2024

Nome comune: Abete rosso

Nome scientifico: Picea abies (L.) H.Karst.

Albero sempreverde presente in tutta Europa ed Asia centrale, alto fino a 50 metri, cresce fino a 2200 metri di quota. E' uno degli alberi più longevi del pianeta, arriva tranquillamente a 500 anni, ma c'è un esemplare in Svezia che ha oltre 9000 anni.

Ogni leggenda che parla di questo magnifico albero lo associa all’idea di “vita” e di “rinascita”.
Una risale all’antica Grecia e parla della ninfa Elatè o Cenide, che fu trasformata da Posidone in un forte guerriero che nessuno riusciva a ferire e che venne ucciso soltanto grazie a dei tronchi di abete. Elatè è oggi il nome greco dell’abete e anche della divinità femminile protettrice delle donne partorienti e dei neonati.

L’abete era considerato la pianta delle nascite, che si trasportava durante le cerimonie dionisiache (un ramo d’abete circondato da una foglia di edera). I druidi gli riconoscevano delle proprietà di lunga vita, in quanto sempre verde.
Un ceppo di abete veniva bruciato dai Celti nei camini per accogliere la venuta del Fanciullo Divino a seguito del solstizio invernale.

Impiegato per la prima volta come simbolo natalizio solo dal 1605, veniva decorato con cibo, luci e piccoli oggetti in segno propiziatorio fin dal tempo delle tribù scandinave e germaniche medievali.

Fino al XVIII secolo, però, la consuetudine dell'albero natalizio venne guardata con sospetto dalla Chiesa di Roma, che lo considera un rituale protestante. Ma gradualmente, l'impossibilità di contenerne l'uso, dettò la sua adozione anche nei Paesi cattolici, dove l'abete si trasformò in simbolo della rinascita di Cristo.

Il legno è utilizzato per le casse armoniche degli strumenti a corda, per mobili, pali e capriate, infissi e porte, cellulosa e carta.