Leccio

Ultima modifica 22 aprile 2024

Nome comune: Leccio

Nome scientifico: Quercus ilex (L.)

Albero sempreverde della famiglia delle querce, tipico della macchia mediterranea, può arrivare a 20-30 metri di altezza.
È molto longevo, potendo vivere più di 1000 anni, ma ha una crescita molto lenta.

Il legno è duro, compatto e pesante, difficile da lavorare e da stagionare. È utilizzato soprattutto come combustibile e per la produzione di carbone.

Il leccio fu nelle civiltà greche e italiche antiche un albero dotato di grande valore sacro. Valore che fu positivo nel periodo arcaico, per poi assumerne uno sempre più negativo nello scorrere della storia di Roma fino a contornarsi di un'aura quasi funesta (in Grecia fu successivamente consacrato a Ecate, signora delle ombre e dei fantasmi notturni e anche dea della magia e degli incantesimi). Il suo significato simbolico è stato rivalutato solo nel medioevo.

Una leggenda delle isole ioniche vuole che il leccio fu l’unico albero che, dopo la condanna a morte di Cristo, non si ribellò a prestare il proprio legno per la costruzione della croce. Tuttavia, nel Medioevo, alcuni scritti di un compagno di S. Francesco riferiscono che il Cristo predilige il leccio perché fu l'unico albero a capire che doveva sacrificarsi, come il Salvatore, per contribuire alla Redenzione.

 

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