Sambuco comune
Ultima modifica 22 aprile 2024
Nome comune: Sambuco comune
Nome scientifico: Sambucus nigra (L.)
Pianta caducifoglie molto diffusa in Europa, dove cresce fino a 1400 metri di quota ed è alto fino a 6 metri.
Il significato latino del nome richiama la sambuca, una macchina da guerra triangolare ancora in uso nel Medioevo.
In Bretagna, Danimarca, Russia e altri paesi, questa pianta veniva utilizzata per proteggere le case dai malefici; d'altra parte il sambuco poteva anche attirare i poteri maligni, per esempio se veniva bruciato dall'uomo.
Nella tradizione folkloristica germanica si racconta che nel sambuco dimorasse una fata dai lunghi capelli d’oro dal nome Holda ed ogni contadino si inchinava dinanzi a questo sacro arbusto affinché lei proteggesse il bestiame e gli uomini da malattie e serpenti velenosi.
Viene usato come aroma nel pane per fare il "pane col sambuco".
Con i fiori è possibile fare uno sciroppo che, dopo diluizione in acqua, produce una bevanda dissetante, molto usata in Tirolo e nei paesi nordici. Essa si può anche fermentare, ottenendo una specie di spumante.
Le bacche sono commestibili solo dopo cottura e vengono impiegate per gelatine e marmellate, delle quali non si deve abusare a causa delle proprietà lassative.
I fiori sono commestibili e in alcune parti d'italia sono consumati all'interno di frittelle, oppure passati in pastella e fritti.
Dal tronco si ricava un legno duro e compatto, utilizzato come combustibile e per lavori al tornio; il legno dei giovani rami al contrario è tenero e fragile, con l'interno costituito da una sostanza a consistenza spugnosa. Questa peculiarità ha permesso, nella tradizione popolare italiana, la realizzazione di semplici flauti. Il "Flauto Magico" delle leggende Germaniche era fatto con il sambuco.
License notices - Gallery