Tiglio nostrano
Ultima modifica 22 aprile 2024
Nome comune: Tiglio nostrano
Nome scientifico: Tilia platyphyllos (Scop.)
Albero alto fino a 40 m, caducifoglie, diffuso in tutta Europa, dalla Spagna alla Finlandia.
Può vivere fino a 1000 anni ed è uno degli alberi sacri a molti popoli europei dei tempi antichi, in particolare ai popoli slavi.
Per celti e germani il tiglio era importante anche perché lo strato interno della sua corteccia forniva le fibre con cui si tessevano gli abiti.
Anche nella mitologia greca il tiglio è simbolo di accoglienza e di amore, come quello tra Filemone e Bauci, i due amanti che Zeus consacra all’eternità trasformandoli in quercia e in tiglio, uniti nel tronco.
Le città tedesche avevano spesso nel loro punto centrale un piccolo gruppo di tigli come luogo d’incontro. Era usanza piantarli nei luoghi destinati agli incontri commerciali, poiché si sapeva che la presenza del tiglio dona calma e benessere alle persone e favorisce la comprensione nelle relazioni.
È molto amato dalle api e si ottiene un miele a cristallizzazione lenta.
Il legno è utilizzato per costruire piccoli oggetti, soprattutto da cucina. Usato anche come imitazione dell'ebano. Come legna da ardere non è particolarmente apprezzato.
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