Descrizione
Lo schema dell’insieme è di evidente ispirazione rinascimentale e si può collocare nel periodo compreso fra le due Guerre Mondiali, infatti, sulla fascia marcapiano si trova riportato l’anno 1925. Il progetto del restauro è dell’architetto Alberto Calza Bini, famoso durante il fascismo per la sua attività culturale e politica. Il palazzo, come il palazzo Cardarelli in via Sabina 14, è dotato di un’altana al limite di un ampio giardino. La tradizione locale tramanda alcune leggende che lo rendono misterioso. La famiglia proprietaria è erede storica di un’antica nobiltà che nel corso dei secoli ha congiunto i Mariotti ai Solimani allorquando, con l’estinzione del ramo maschile, questi ultimi, finiscono: infatti, nel 1720 Anna Solimani sposa Angelo Antonio Mariotti, erede di un’antica famiglia locale presente a Magliano dal secolo XVI.
Modalità d'accesso
Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.